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Storia: La sua origine risale al XIII sec. quando in quella zona si insediarono gli Umiliati, che edificarono una cappella e una “domus”, che nei secoli si ampliarono fino a diventare un vero e proprio monastero passato agli Olivetani nel 1474. La chiesa attuale fu terminata nel 1592; semplice, ad una sola navata con volta a botte, conserva al suo interno alcune opere di interesse artistico, che testimoniano stretti contatti con i centri olivetani di Ferrara, Bologna e Verona. L’organo, restaurato, č del 1778 e porta la firma di Gaetano Callido. Il complesso monastico, restaurato, presenta ancora il chiostro, con colonne e volte a crociera che lo rendono unico tra le architetture polesane. Al centro del chiostro c’č la vera da pozzo che alcuni studiosi hanno attribuito al Sansovino. Attualmente il Monastero č sede del Museo dei grandi fiumi. |
Chiesa di San Bortolo (n.v.) |
Chiesa e piazzale S. Bartolo (n.v.) |
Chiesa e piazzale S. Bartolo (n.v.) |
Piazzale S. Bartolo e Chiesa con Casa di Ricovero |
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