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Titolo: Un alone di luce giù nel blu Sottotitolo: Dai boschi ai coralli, una vita da raccontare Autore: Bencini Paolo Casa editrice: Quick Anno di pubblicazione: 2003 Pagine: 332 Prezzo di copertina: euro 29,00 ISBN/EAN: 978889476880 Argomento: Narrativa |
Il libro: Paolo Bencini è uno dei nomi più famosi della subacquea internazionale. Campione italiano di Pescasub nel 1962, si è poi affermato in diverse manifestazioni nazionali e internazionali (Rassegna internazionale di Ustica, Campionato d’inverno a Lussino, etc.); ha collaborato con Mike Bongiorno, di cui era amico, in un film girato all’isola del Giglio e ha effettuato importanti e pericolosi lavori subacquei in tutto il Mediterraneo. A metà degli anni ‘60 inizia la attività di corallaro e col suo maestro e compagno Giovanni Maianti costituirà una delle più famose coppie di pescatori di corallo al mondo. All’età di 80 anni ha deciso di scrivere una autobiografia che in realtà è la storia dell’Italia subacquea dagli anni ‘50 ai primi del 2000. Il manoscritto (vergato a mano in due agende) è stato trascritto ed editato da Ninni Ravazza (scrittore, sommozzatore delle tonnare siciliane e corallaro) e da Vincenza Croce (sinologa, studiosa di letteratura orientale). Il voluminoso libro (oltre 300 pagine) contiene quasi 200 fotografie inedite. Dalla Prefazione di Ninni Ravazza: “Questa di Paolo Bencini non è soltanto una autobiografia, è la storia della Subacquea italiana per un quarantennio, dagli ultimi anni Cinquanta quando ancora era il tempo dei pionieri, alla fine del Millennio quando tutto stava ormai cambiando nel mondo del silenzio. È anche il malinconico addio a un’epoca in cui gli Eroi si vestivano di muta e bombole e sfidavano i mostri degli abissi come intrepidi guerrieri e inseguivano un sogno di libertà dal colore blu del mare e rosso del corallo, e come i guerrieri dell’Iliade molti di loro non sono più tornati indietro dal campo della battaglia e del sogno [...] Due passaggi voglio anticipare al Lettore, che poi scoprirà da sé tutta l’avventura subacquea e umana dell’Autore, la “scoperta” del mare da ragazzino: “Quando siamo arrivati e sono sceso dalla vettura sono rimasto colpito da un odore del tutto nuovo per me, conoscevo gli odori di tanti fiori, della terra dopo la pioggia, dell’erba tagliata, del muschio, delle sterpaglie bruciate, l’odore del bestiame e della vaccina passando vicino alle case dei contadini, i cattivi odori delle cose in putrefazione, quello del fumo dei motori e altro ancora, ma quello che un venticello leggero portava in quel momento era più piacevole e penetrava nelle narici, era l’odore del salmastro e delle alghe che il sole seccava sul bagnasciuga”, e ancora l’incanto nel trovarsi davanti ad uno scoglio coperto da corallo in fiore che produceva un “alone di luce” [...] Scorrendo le pagine del manoscritto ho fatto un viaggio nel tempo e nell’avventura, mi sono ritrovato con Paolo sui fondali della Meloria e in quelli di Annaba, sui relitti dei negrieri e dentro le stive di traghetti affondati per una manovra errata, ho sentito l’odore della pittura nuova sugli scafi e il tonfo sordo dell’arpione che penetra nella testa della cernia. Ho annusato ancora una volta l’afrore del corallo messo ad asciugare che mi ha fatto compagnia per tanti anni, quel corallo che per Bencini è stato amore, fascino, malia, richiamo irresistibile e alla fine anche dolore. Il tutto è narrato con prosa essenziale, senza divagazioni inutili né citazioni dotte, in maniera precisa, puntuale, appassionata, nostalgica. Per questo son voluto entrare nel mondo di Paolo Bencini in punta di piedi, con il rispetto che si deve a un Maestro, senza stravolgere nulla di quanto ha scritto anche perché il racconto procede spedito, lieve, coinvolgente, mi sono limitato a rivedere appena la punteggiatura e sistemare qualche frase troppo lunga. Quello che il Lettore ha davanti è il testo così come l’Autore lo ha ideato, senza aggiunte e senza tagli. Un libro, questo, che merita un posto nella grande Libreria del Mare, così come Paolo Bencini il suo posto tra i Grandi del mare se lo è conquistato con fatica e coraggio, passione e bravura” |
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