|
|
|
|
Titolo: Il museo oceanografico Autore: Autori vari Casa editrice: Kina (Milano) Anno di pubblicazione: 1980 Edizione posseduta: 1980 (b) Pagine: 66 Formato: 19,0 x 24,0 Argomento: Oceanografia |
Il libro: E' passato piu' di un secolo da quando il Principe Alberto comincio' la “carriera del navigatore”. In effetti, il Giornale di Monaco del 18 marzo 1866 annunciò: “S.M. La Regina Isabella ha appena conferito a S.A.S. Il Principe Alberto il grado dell'insegna di Vascello della Marina Reale di Spagna”. “Alberto-Onorato-Carlo, Principe ereditario di Monaco, Duca di Valentino, Grande di Spagna di la classe, nato il 13 novembre 1848, e' nel suo diciassettesimo anno di vita”. “Trascinato, nella sua tenera eta', da una vocazione irresistibile, questo giovane Principe, che ha appena terminato serie speciali corsi di studio, entrera' ben presto nella nobile carriera marittima, nella quale i Suoi illustri antenati hanno acquisita tanta gloria nei secoli passati e nella quale non manchera' di seguirne l'esempio”. Il 1866 segna dunque l'inizio del contratto che doveva legare per sempre il Principe Dotto e l'Oceano. Nel corso di una vita intensa, Alberto I di Monaco ha favorito in modo uniforme lo sviluppo del Principato e il suo progresso tecnico e scientifico nelle diverse discipline; ma il Suo fervore era riservato allo studio del mare: un anno prima della Sua morte, il Principe preannunciava a Washington, davanti all'accademia nazionale delle scienze, il Suo celebre “discorso sull'Oceano”, vero e proprio inventario dei più moderni metodi oceanografici: “esistono pochi campi di dominio scientifico terrestre di cui non si possa prolungare la conoscenza fino al dominio marittimo” esclamo'; e in effetti il Principe diresse di persona 3698 operazioni in mare, utilizzando fino a 6000 metri di fondo di nasse e reti giganti, mettendo in evidenza le incessanti migrazioni verticali degli animali pelagici, studiando la penetrazione della luce, utilizzando la fotografia e la cinematografia, scoprendo le anafilassi, proponendo l'impiego di idrovolanti per la pesca, ma nello stesso tempo denunciando le devastazioni fatte dalle reti a strascico, pubblicando la prima carta batometrica degli oceani, incoraggiando i sondaggi a ultrasuoni, studiando con passione anche i fenomeni dell'alta atmosfera che “ricevono dal mare i principali elementi della loro attività” (dalla prefazione di Jacques Yves Cousteau)
Indice: Prefazione – Il piano terreno – Sala della Balena – Sala delle conferenze – Sala Alberto I – Sala di oceanografia fisica – Sala di oceanografia applicata – Biblioteca – Laboratori – L'acquario – Ristorante. |
|
I diritti dei testi e/o delle immagini di questo libro appartengono alla casa editrice e/o all'autore. La recensione ha il solo scopo di far conoscere una pubblicazione d'epoca. |